Gli ordini di Donald Trump

Donald Trump è Presidente degli Stati Uniti da 10 giorni. Si è subito dato da fare e ha sfornato un ordine esecutivo per bloccare per 90 giorni l’ingresso dei cittadini di 7 paesi a maggioranza musulmana. inoltre prevede lo stop di 120 giorni nell’accoglienza dei rifugiati e dimezza la quota da 100.000 a 50.000 per quest’anno. Questi sono i fatti.

Donald Trump.

Trump firma gli ordini esecutivi sull’immigrazione.

Chi scrive, come a molti amici è già noto, ha sperato fino all’ultimo che Donald Trump non fosse la nomination Repubblicana alle Presidenziali del 2016. E’ mia opinione infatti che nel caos generato da 8 anni di politica Obamiana nel mondo, fosse necessaria una guida molto più esperta e autorevole, sia per le questioni di politica internazionale, sia per le questioni interne legate agli USA. Così non è stato e me ne sotto fatto una ragione. L’America è la più grande democrazia del pianeta e nessun altro paese, tranne la Gran Bretagna, può vantare una tradizione liberale come la loro.
Trump non rispecchia ciò che rappresenta il Partito Repubblicano. Per il sottoscritto, il vero GOP è quello di Ronald Reagan, il partito dell’ottimismo, della speranza, della libertà economica, della tradizione, dell’orgoglio della propria nazione, dei muri che vanno giù. L’azione di Trump è diversa e non piace a tutti, anzi.

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Espandere la Democrazia

Un’altro attentato, proprio il giorno del mio compleanno. Ancora rabbia ma come al solito voglio essere costruttivo e non disfattista. Voglio dunque condividere con voi una riflessione, proprio riguardo a questa situazione e al bisogno di libertà e democrazia nel mondo.

Una bambina posa dei fiori dove ieri sera ha avuto luogo la mattanza.

Una bambina posa dei fiori dove ieri sera ha avuto luogo la mattanza.

E’ il terzo attentato in 18 mesi per la Francia, il sesto per l’Europa dall’11 settembre ad oggi, data spartiacque. All’epoca la risposta dell’America di Bush fu di contrattaccare e spostare lo scontro altrove dagli Stati Uniti. Prima l’Afghanistan, poi a torto o ragione l’Iraq. E soprattutto in quest’ultimo caso si scatenò la furia mediatica del politically correct. All’epoca era molto meno messo in discussione di adesso e riversò sull’America e su Bush stesso una quantità di critiche mai viste, alcune giuste, altre esagerate.

Nel bene e nel male quell’esperienza fu però utile e positiva perché alla fine del 2° mandato di Bush nel 2008 il terrorismo Islamico era ai minimi dal 2001 e in 7 anni non si erano mai verificati attentati su suolo Americano.

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Cosa ti aspettavi da Barack Obama?

Cosa ci si aspetta da un Presidente Americano e in questo caso da Barack Obama? La domanda ovviamente è molto generica e la risposta può essere in parte soggettiva.

Ragioniamoci

Sicuramente ci si aspetta che:

  1. Difenda gli interessi degli Stati Uniti nel mondo.
  2. Di riflesso difenda gli interessi (o almeno una parte significativa) dei suoi alleati, specie quelli più stretti.
  3. Supporti in un modo o in un altro l’avanzata dei diritti civili e delle libertà fondamentali, in accordo con la propria costituzione e identità.
  4. Supporti e/o favorisca la crescita economica generale del pianeta e la diffusione del benessere.
  5. Si schieri contro coloro che si oppongono a tutto questo, in un modo o in un altro.

Come dicevo, su questi punti si potrebbe discutere parecchio, visto che gli USA sono sempre un tema di discussione molto caldo quando si parla di politica.
Penso però che sicuramente, da un Presidente USA, non ci si aspetta che NON ostacoli o NON combatta il terrorismo e l’estremismo. Purtroppo, stando a quanto dice questa fonte, non sembrerebbe essere cosi. La fonte è nientemeno che l’ex direttore della Defence Intelligence Agency, Michael Flynn, ovvero i servizi segreti dello US Army. Nell’articolo viene linkato un documento che riguarda un analisi sulla Siria del 2012, nel quale si prefigura la possibilità che i rivoltosi possano istituire un governo “anti-Assad”.
Il Generale Americano, certamente esperto della materia, asserisce che stando al rapporto, il rischio di un eventuale nuovo stato guidato da elementi di Al Qaeda, Fratelli Musulmani o altri gruppi estremistici era alto ma che nonostante questo il fatto è stato volutamente ignorato dall’amministrazione in carica.

Un superficialità di giudizio evidente

E’ del tutto evidente che a distanza di 3 anni suona quanto mai grave un errore di valutazione di questo tipo. Non ho avuto tempo di approfondire ma è probabile che altri documenti di altre agenzie confermassero in qualche modo questa previsione, a maggior ragione del fatto che la guerra civile in Siria, all’epoca, era in corso già da un anno.

Purtroppo quindi raccogliamo i frutti di questa politica, una politica pessima, frutto di un disimpegno dal mondo che si basa sulla folle e sciagurata idea che se nel mondo le cose vanno bene sia sempre e comunque in qualche modo colpa dell’America. Per commentare la politica di Obama scriverò in seguito un post a parte. Per ora mi accontento di dire che questa politica è del tutto sciagurata e figlia di un idea che non posso non definire allucinata, folle, anti-storica e bugiarda.