Censimenti

Certo, ci sono censimenti e censimenti no? Un contribuente può essere registrato (CF), schedato, profilato, tartassato e perseguitato (da AdE e GF) anche per pochi € non pagati mentre invece un immigrato irregolare (che per definizione non dovrebbe essere presente in Italia) non può essere neanche censito (che significa prendere almeno le generalità)? C’è qualcosa che mi sfugge in questa logica e sinceramente il significato delle parole di Salvini mi è chiaro. Non capisco poi il caos mediatico (o meglio, lo capisco eccome…), un conto era la vicenda Acquarius che è stato un segnale di politica nazionale e internazionale di un certo livello, un altro è una polemica francamente inutile su un’affermazione che al limite è stata sbagliata nei termini usati e non certo nel significato.

Piuttosto mi sembra molto più importante la discussione sul “Decreto Dignità” che trovo retrogrado e irrealistico. Bisogna capire che ci sono lavori che non saranno mai in grado di dare ad un individuo reddito sufficiente per farsi una vita e tra questi ci sono quelli svolti dai Riders. La soluzione non è imporre contratti di lavoro economicamente insostenibili per le imprese, l’unica conseguenza sarebbe la chiusura dei nuovi servizi (con conseguente perdita di posti di lavoro) nati dal progresso tecnologico e digitale o nella peggiore delle ipotesi una nuova esplosione del lavoro nero.

E’ lo stesso errore, fatto col paraocchi, che portò diversi mesi fa all’abolizione dei Voucher da parte della maggioranza PD.

La soluzione? La stessa di sempre. Deregolamentare, liberalizzare, privatizzare, detassare usando come copertura i tagli ad una spesa pubblica insostenibile. Si creerebbe crescita reale che creerebbe a sua volta posti di lavoro stabili e di qualità. E’ una ricetta di successo dimostrata da storia e numeri. Purtroppo però Di Maio ha altre idee…

Cuore, Immigrazione e Governo

Immigrazione, tema caldo, caldissimo. Da Trump a Salvini tutti nell’occhio del ciclone per la linea dura e grida allo “scandalo” per parole o azioni dei 2 soggetti in questione. Il mio pensiero su queste vicende è semplice: lo spartiacque fondamentale è la legge.

Cuore si ma con coerenza

Se qualcuno obbietta che occorre anche cuore e umanità, sappia che non mi trova ostile, basta che poi si abbia cuore e umanità anche in altre situazioni. Per esempio, quando in una colluttazione con un ladro (magari proprio un clandestino uscito da uno dei centri di accoglienza), quest’ultimo ci lascia le penne e la vittima si deve difendere da accuse di omicidio che ai suoi occhi (e ai miei) appaiono lunari. Oppure quando, sempre in osservanza della legge, un tribunale condanna un imprenditore che per la crisi ha dovuto scegliere se pagare le tasse, i fornitori o i propri dipendenti, preferendo magari questi ultimi.

Insomma, quello che voglio dire è che bisognerebbe stare attenti a dare alla legge un applicazione troppo arbitraria. Non serve essere laureati in giurisprudenza per capire che per loro natura, a volte, le leggi possono avere un interpretazione in un senso o in un altro. Dopotutto, il sistema legale è un sistema prodotto dagli uomini che come noto non sono perfetti, dunque nemmeno il miglior sistema legale al mondo lo è.

A questo punto però, per tentare di venire a capo della questione, bisogna adottare un discriminante. La legge è espressione del parlamento sovrano della nazione che la emana, dunque destinata a dare un beneficio o prescrivere delle disposizioni al popolo di quella nazione. Nazione che tra i suoi compiti essenziali vede sicurezza da minacce interne ed esterne, dunque è una naturale conseguenza il controllare i confini e capire chi e cosa vengono a fare le persone che arrivano, siano essi su aerei, navi, barconi, piedi, biciclette o altro.

E certamente il mancato rispetto delle leggi sull’immigrazione (a prescindere da quanto sono efficaci) è da punire senza indugi. Nel caso dell’immigrazione con la pena più ovvia, l’espulsione.

Gli USA e Trump

A Trump possiamo rimproverare “mancanza di cuore” per via dei bimbi separati dalle famiglie? Forse. Perchè esiste anche la possibilità che i bimbi stessi siano usati come “scusa” da qualcuno che non è esattamente ben intenzionato. Ciò non toglie che a volte i bimbi siano realmente e tristemente separati davvero dai genitori, ma una volta espulsi è sempre possibile il ricongiungimento.
C’è comunque il modo legale di entrare negli USA, anzi, la via è quella. Ci si mette in lista e si aspetta, come tutti.

Le separazioni possono essere tristi ma funzionano anche come deterrente e questo unito all’applicazione puntuale delle leggi sull’immigrazione rappresenta il miglior antidoto all’afflusso dei clandestini: un deterrente. E la legge va applicata per forza di cose interpretandola a favore dell’interesse base della nazione (cioè di chi ci abita), ovvero la sicurezza.

Finalmente il Governo?

Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Dunque, sembra che ci siamo. Il governo “Giallo-Verde” sembra stia per nascere e la coalizione di Centrodestra, rimane, almeno sulla carta, unita. Ci dovrebbe essere dunque una sorta di “astensione costruttiva” da parte di FDI e FI che tecnicamente saranno quindi all’opposizione ma valuteranno di volta in volta. Soluzione strana e difficile da sostenere nel lungo periodo, dunque non mi aspetto che possa essere portata avanti a lungo.

Differenze

L’accordo è quindi in parte assimilabile a quello che speravo ma ci sono sostanziali differenze:

  1. Al momento non si parla di una durata prefissata e ciò non mi piace. Si parla di forze troppo diverse tra loro per durare un’intera legislatura, a meno che ad un certo punto la Lega non decida di rompere (o lo facciano FDI e FI) e quindi si formi a tutti gli effetti il polo Giallo-Verde.
  2. Non è chiaro il programma ma mi preoccupa l’eccesso di spesa pubblica che si prospetta. Il nostro bilancio è già messo molto male e non siamo lontani da possibili assalti finanziari speculativi. Detassare e sburocratizzare sono le vie maestre e a parole sia Salvini che di Maio non sarebbero contrari. Però poi si parla anche di abolizione della Riforma Fornero e Reddito di Cittadinanza e non ci sono i soldi per tutto.
  3. Politica Estera: e qui le mie preoccupazioni sono le più pesanti. Salvini è dichiaratamente Filo-Putin, Di Maio lo era fino all’altro giorno salvo poi “convertirsi” da qualche mese ad un certo Atlantismo (cui io non credo). Cosa ne verrà fuori?

Vediamoli

Non chiudo del tutto la porta a questo governo, vuoi perché le circostanze quasi lo imponevano, vuoi perché dopo 5 anni di PD e Nazareni assortiti qualche scelta “Sovranista” potrebbe starci. Ma sono un liberale e dunque non è questo il “mio” governo. E non è, quella che si prospetta, la linea di governo che vorrei.
Certo, condivido alcune cose del Sovranismo, ma non tutto, per questo mi definisco “Liberal-Conservatore” e non Liberale e basta o Liberal-Democratico.

Quello che è certo è che questo risultato è figlio dell’incapacità del Centrodestra odierno di sapersi rinnovare. Dunque è questa la strada che ho sempre seguito fin dall’inizio e che seguirò nei prossimi mesi, quella del rinnovamento.