Perché voterò NO

Si dibatte ormai da settimane sul prossimo imminente referendum costituzionale e ho scelto da tempo di votare NO al taglio dei parlamentari. O meglio, no a questo taglio, fatto in questo modo. Esistono validissimi esperti che possono spiegare meglio di me le ragioni per cui votare no, in particolare segnalo il piccolo saggio del professor Alessandro Giovannini che potete recuperare qui. Scopo di questo articolo è semmai darvi un punto di vista più personale sul perché, da ammiratore del modello istituzionale USA (in cui i congressman e le congresswoman sono 538 in totale), sono contrario a ridurne il numero.

Un fac-simile della scheda che troveremo alle urne.

1 – La Costituzione si cambia insieme

Ho cominciato a fare politica 4 anni fa ma ho memoria dei fatti che la caratterizzano da molto più tempo e vedo ripetersi sempre lo stesso errore. Anche stavolta, l’ennesima, la costituzione è stata cambiata a colpi di maggioranza. Esattamente come 4 anni fa e le volte precedenti. E poco vale la replica che quasi tutto il parlamento abbia votato a favore all’ultima votazione. Il tema è stato estremamente inflazionato negli ultimi anni. Vuoi per la rabbia e la frustrazione degli italiani nei confronti di una classe politica inconcludente e percepita come fannullona e corrotta, vuoi per la necessità nota da ormai 30 anni di aggiornare seriamente le nostre istituzioni. Il tema è talmente sensibile e foriero di rovesci nel consenso che di fatto molte forze si sono ritrovate a sostenere il SI a denti stretti.

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Il Partito Democratico commissaria il paese

Il (forse) Ministro Paolo Savona e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

In sintesi la storia è questa. Da Scalfaro in poi tutte le scelte strategiche fatte dal nostro paese sono state eterodirette dalla UE, la quale ci ha portato sempre più giù con la complicità di cui sopra e relativi alleati.

Per quanto a me possano non piacere tante, tantissime cose del contratto M5S-Lega, Costituzione alla mano avevano il diritto di formare il loro governo e portare avanti le loro politiche, con le eventuali conseguenze del caso.

Fatto gravissimo

Quello che è successo è gravissimo. Non avrei mai pensato che una persona come Mattarella avrebbe adottato un comportamento del genere. A questo punto devo ammettere quindi di aver sbagliato anche parte del mio giudizio sugli ultimi 60 giorni. Avevano ragione coloro che dicevano che il Presidente, fin da subito, non le aveva provate tutte e che la direzione era già chiara. In primis gli amici di Atlantico Quotidiano e New Direction Italia con cui inizialmente non ero d’accordo. Ho imparato. Ero troppo fiducioso nella terzietà del PdR per accorgermene subito. Terzietà che evidentemente non esiste più da molto tempo.

Servono urne e riforme

A questo punto l’unica soluzione è tornare a votare al più presto, ovviamente modificando la legge elettorale e possibilmente ripristinando il Mattarellum, ultima legge elettorale valida. Purtroppo nemmeno questo sembra facile perché se da una parte le aule in teoria sono in grado di farlo, dall’altra sarebbe necessario un accordo che non è per niente facile da raggiungere, anche con un accordo generale Lega-M5S di partenza.

Quest’episodio dimostra poi l’assoluta necessità di rivedere per intero il nostro sistema istituzionale. Dalla Presidenza in primis andando verso il basso, le regioni, le province, i comuni, le 2 camere. Il Presidenzialismo è di fatto già realtà viste le dinamiche che si stanno vedendo in questi giorni e anche negli ultimi anni. Si tratta solo, in fin dei conti, di prendere atto della realtà e fare i cambiamenti del caso. Vedremo cosa succederà e se in questa legislatura si riuscirà almeno ad impostare qualche riforma minimale.

Sempre che come dicevo, non si riesca a rivotare presto!

Davvero una pessima giornata per questo povero paese.

Il Potere Vuoto

Inauguro una piccola sezione del blog con un breve articolo dedicato a questo primo libro della mia estate, “Il Potere Vuoto” di Lorenzo Castellani. Il libro è di facile lettura e spiega bene i meccanismi che hanno portato l’occidente ad essere così in crisi.

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Il Potere Vuoto.

Siamo abituati a pensare che le nostre democrazie siano indistruttibili e scontate ma intorno a noi accade qualcosa. Emergono paesi che pur non avendo regimi democratici riescono ad avere un enorme peso sulla scacchiera mondiale. L’Occidente non sembra, almeno per ora, essere in grado di reggere in pieno la sfida e ci sono molti segnali di instabilità, specie in Europa.

In questo libro è presente una spiegazione sui motivi di questa crisi e anche qualche proposta per evitare il declino.

Scoprirete infatti che la fotografia del mondo occidentale scattata in questo testo è assai fedele. Leggendolo sono rimasto molto colpito da come la nostra democrazia e anche l’Unione Europea vengono sezionate e mi trovo anche in larga parte d’accordo con le soluzioni proposte per risolvere i problemi di rappresentanza e governabilità. L’autore è favorevole ad un premierato forte o ad un semipresidenzialismo, io sono per il Presidenzialismo pieno, all’Americana, che a mio modesto parere garantisce una stabilità di governo e un efficacia maggiore.

Buona lettura!

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