La vicenda della conferma del giudice Kavanaugh dimostra in maniera chiara, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, che la schizzofrenica interpretazione del concetto di “Femminismo” ha raggiunto livelli liberticidi.
Una persona integerrima, un curriculum di tutto rispetto, una carriera immacolata. Poi arriva una tizia dopo 36 anni e improvvisamente si dovrebbe scartare questa persona per delle accuse non dimostrate e ormai indimostrabili. E’ come accusare un tizio a caso che passa per strada di averti ucciso l’animale domestico e pretendere che vada in gabbia avendo dalla propria parte la propria e sola disperazione.
No, tutto questo è inaccettabile!
Non si può sapere ormai se ci sia stato qualcosa di vero oppure no: è la parola di Kavanaugh contro quella della donna che lo accusa. E in un paese civile vale sempre la presunzione di innocenza. Mi aspetto quindi una conferma del candidato voluto da Trump e spero che i componenti Dem della commissione del Congresso non facciano di un occasione così importante una vetrina per raccattare qualche voto in vista delle elezioni di Midterm. Stesso discorso per quei Repubblicani che si divertono un po troppo a fare l’opposizione interna. Criticare va bene, benissimo, ma con criterio e non per fare campagna congressuale permanente.
Se non basta vedere anche il movimento #MeToo e il caso di Asia Argento, vittima della propria follia.