Idee in Pillole – volume 2

Nuovo mese, tante altre idee in pillole! E’ tempo di fare un riepilogo di quanto accaduto questo mese!

Molestie ad Hollywood e non solo

Avrete sicuramente notato che ultimamente c’è un esplosione micidiale di accuse di molestie sessuali. Prima Hollywood, ora l’Inghilterra, accuse su accuse, anche a decenni di distanza.

Kevin Spacey

Kevin Spacey

Trovo che ci sia qualcosa di perverso in tutto questo: gente come Kevin Spacey viene denigrata e scaricata dal mondo del cinema e dalla TV Americana a causa di un tweet di un attore di secondo piano che fino ad oggi non aveva mai detto nulla sull’argomento. Fermo restando poi che dal racconto dell’attore stesso sembrerebbe che queste “molestie” siano in realtà dei tentativi di approccio un po insistenti e nulla più…
Questo poi pone un altra domanda: quanto si è abbassato il limite delle molestie sessuali? Se provo a chiaccherare con una ragazza alla fermata dell’autobus o in stazione e magari insisto un po per farmi lasciare il suo numero, sto molestando??? Può sembrare una stupidaggine ma ormai siamo a questi livelli e potrebbe capitare a chiunque…

Avevo poi scritto sul caso Weinstein che prima di giudicare il soggetto occorre che la giustizia Americana (che per fortuna non è quella italiana!!!), faccia il suo corso e verifichi tutte le accuse. Ho motivo di credere che in molti casi si tratti di accuse false, infondate o anche esagerate, anche se vista la mole potrebbe anche esserci del vero. In ogni caso il condizionale è d’obbligo, l’individuo è colpevole solo alla fine dell’iter giudiziario e solo oltre ogni ragionevole dubbio.
Dovrebbero invece farsi un bell’esame di coscienza tutte le attrici che per decenni non hanno detto niente sull’argomento perché anche se c’è del vero, dovevano venire fuori prima tutti questi episodi. Troppo comodo farsi avanti adesso, quando ormai molti altri lo hanno fatto!
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ISIS a Manchester

Fiori per le vittime a Manchester.

Fiori per le vittime a Manchester.

Il terrorismo islamico continua ad uccidere. Difficile trovare altre parole per quello che è successo a Manchester. Il fatto stesso che siano stati volontariamente colpiti dei bambini, dei teenagers, è aberrante. Quello che mi sento di dire è che abbiamo difronte qualcosa che si può riassumere semplicemente così: il male assoluto. Non so davvero più come descrivere il fenomeno integralista islamico. L’ISIS è solo una delle facce, non ci dimentichiamo di Al Qaeda, Boko Haram, Al Shabab, Al Nusra e altre sigle minori che dimentico. 

E il male deve essere sconfitto, completamente, sotto tutti i punti di vista: politico, economico e militare. Fiori, fiaccole, gessetti, sono gesti che contribuiscono ad alleviare il dolore, a sentirci più vicini, a sopportare meglio la perdita di tanti di noi, ma subito dopo dobbiamo essere coscienti che purtroppo siamo in una fase della storia dove è di nuovo necessario avere la mano ferma e non farci fregare da chi sta usando le nostre stesse libertà contro di noi.

Questi eventi ci ricordano una verità che spesso dimentichiamo. Ci sono paesi nel mondo che ormai da decenni, o anche dalla propria nascita come Israele, convivono col terrorismo. Ma a differenza nostra lo combattono, lo affrontano, lo sfidano. E non hanno paura del giudizio falso e moralista di critici ideologizzati di Sinistra e Antisemiti.

Riflettano bene, coloro che parlano di immigrazione da accettare sempre, coloro che osannano le ONG che vanno a prendere degli sconosciuti quasi sulle spiagge libiche, coloro che ritengono i paesi occidentali colpevoli di tutti i mali del mondo.
Perché questo atteggiamento non fa altro che favorirli, incoraggiarli, esaltarli. Riflettano bene. Davvero.

La Francia sceglie Macron

Dunque i risultati sono chiari, ha vinto Macron. Non una buona notizia per l’Europa, non per i popoli Europei almeno. L’auto celebrazione dei dirigenti UE e dei governi filo Unione adesso proseguirà senza sosta, tacendo e anzi negando i problemi atavici che hanno portato alla situazione di crisi nota a tutti.
Ha ragione la Le Pen, in questo caso, a dire che ha vinto la continuità ma a grave danno proprio di chi vive nel continente perché adesso di riforma dell’Unione, probabilmente, si parlerà poco e si produrrà il nulla.

Emmanuel Macron, nuovo Presidente Francese.

Emmanuel Macron, nuovo Presidente Francese.

Chi vince

  1. L’establishment Europeo filo austerity e filo Germania che adesso respingerà sistematicamente ogni tentativo di riforma per mantenere lo status quo imperante. Nessuna riforma passerà e si perderanno altri anni preziosi.
  2. Sicuramente Macron. Partito staccandosi dal Partito Socialista Francese, ne ha fagocitato gran parte già al primo turno in termini di voti. Ma attenzione perché una parte importante di questo consenso è arrivato da coloro che senza lo scandalo degli stipendi fittizzi avrebbero votato probabilmente per Fillon. Resta da vedere quanto sarà adeguato il Renzi Francese alla situazione molto difficile in cui versa la Francia.
  3. I Mondialisti. Personalmente ritengo la Globalizzazione un fenomeno sostanzialmente positivo ma non privo di effetti collaterali. Mi piace perciò distinguere chi vorrebbe una globalizzazione ordinata che minimizza gli effetti negativi e chi invece non si cura affatto degli effetti collaterali, cavalcando visioni distorte di concetti come solidarietà, integrazione, sviluppo economico al fine di abbattere ogni concetto di frontiera o limite e buttare nel calderone dell’economia masse insostenibili di disperati. Stasera purtroppo vincono i secondi.

Chi perde

  1. La destra Repubblicana Francese. Non è chiaro a tutt’oggi se Fillon abbia realmente sbagliato oppure no. Sicuramente ha sbagliato, in maniera grave, il Partito Repubblicano Francese che invece di sostenere il proprio candidato nel momento del bisogno, lo ha invece progressivamente abbandonato e di fatto scaricato. Fintanto che non verrà provata la colpevolezza di Fillon, a lui il merito di aver insistito e portato quasi il 20% dei voti al partito, risultato notevole visto che aveva praticamente tutti contro.
  2. Il Front-National e Marine Le Pen. A dire il vero li metto tra gli sconfitti solo per una questione di procedura, ovvero il ballottaggio alla Francese. Il partito si conferma il più forte tra quelli in campo, dato che Macron ha solo un cartello elettorale dietro a se. Inoltre Marine Le Pen si è conquistata il ruolo di opposizione indiscussa allo status quo Francese. Al secondo turno rimedia una scoppola notevole (30 punti di distacco) ma aver raccolto più di un terzo delle preferenze è comunque un dato importate.
  3. La sinistra Francese ed Europea. Cancellato il Partito Socialista del Presidente uscente, un umiliazione stratosferica. Al primo turno Mélenchon raggiunge quasi il 20% facendo il populista di sinistra (un Grillo vestito di rosso) e usando gli stessi metodi che in altre parti d’Europa vengono disprezzati proprio dalle stesse sinistre.

In conclusione

Poteri forti e consolidati, multinazionali senza scrupoli e classi politiche che mirano esclusivamente alla propria sopravvivenza, hanno ormai capito che il veicolo usato fino a qualche hanno fa per i loro scopi, ovvero la sinistra mondialista, non traina più.

Tutti, anche qui in Italia, adesso tifano apertamente per candidati di Centro che propongono (sulla carta) liberalizzazioni e politiche pro impresa. Tutti, da Bersani alla Boldrini, da Hollande a Hamon, plaudono ad un candidato che di Sinistra ha poco o nulla. E qui in Italia abbiamo Renzi, il cui governo Avatar è infatti sostenuto dai fuoriusciti per finta di MDP e che sicuramente lo sosterranno alle prossime politiche. Renzi già da diverse settimane tra l’altro, ammiccava a Macron e ne usa gli slogan. Vedere per credere.

Adesso i volti spendibili sono quelli di candidati di centro / centro-sinistra che fanno propri slogan e idee solitamente liberali o di centro-destra e pescando un po qui un po la, tentano di vincere e portare avanti un idea di società discutibile. L’era degli Zapatero, degli Hollande, degli Obama, dei Corbyn (per lui mai neanche iniziata) volge al termine. Oggi siamo nell’era dei Renzi, dei Macron, delle Clinton (ma li gli è andata male).

Antidoto? Basta guardare i Conservatori Inglesi che con pragmatismo hanno fatto loro un risultato referendario cui erano contrari e che adesso guidano con autorevolezza il Regno Unito attraverso i negoziati per la Brexit.
Per l’Italia la soluzione non è ne quella di uscire dalla UE o dall’Euro, ne fingere che vada tutto bene. Per noi la cosa migliore è ridiscutere i trattati uno per uno, in modo da trarne dei vantaggi, invece che delle palle al piede.